MEDIAZIONE FAMILIARE

Mediazione-familiare_image_460x259In ogni relazione significativa, di coppia, tra genitori e figli, di parentela, di amicizia, è abbastanza frequente la possibilità di essere coinvolti in dolorose dinamiche conflittuali che, oltre a mettere in discussione la tenuta dei rapporti stessi, minano profondamente l’equilibrio interiore e inducono ad assumere comportamenti condizionati dalla rabbia, dal rancore, dalla paura e spesso dalla irrazionalità.

Il conflitto, che deve essere considerato un elemento naturale di qualsiasi rapporto interpersonale, produce effetti negativi tutte le volte in cui la comunicazione diretta tra le parti coinvolte tende a degenerare o interrompersi del tutto.

Con la MEDIAZIONE, attività che non ha finalità terapeutiche, un terzo imparziale e neutrale facilita l’evoluzione in positivo di una o più situazioni problematiche, riaprendo i canali comunicativi bloccati e coinvolgendo attivamente le parti nella ricerca di soluzioni condivise e concretamente praticabili.

Nella MEDIAZIONE, tutte le parti coinvolte si rivolgono volontariamente allo specialista  per affrontare il superamento dei nodi conflittuali in un percorso che permette a di acquisire una nuova consapevolezza  delle proprie risorse, valori, e potenzialità.

  • MEDIAZIONE FAMILIARE:  in caso di separazione personale o divorzio, permette di riorganizzare le relazioni , di stabilire accordi condivisi e duraturi che consentano ai figli di crescere sereni e agli adulti di svolgere responsabilmente il comune compito genitoriale. La mediazione familiare è RISERVATA, PROTETTA dal segreto professionale e del tutto AUTONOMA dall’iter legale della separazione.
  • MEDIAZIONE CONIUGALE e di COPPIA: se le problematiche conflittuali stanno veramente mettendo in crisi i coniugi o la coppia, ma nessuno dei due desidera una separazione, è possibile avviare un confronto  per cercare soluzioni concrete, positive, funzionali e condivise.
  • MEDIAZIONE DEI CONFLITTI INTERPERSONALI: in presenza di conflitti intergenerazionali, tra membri dello stesso nucleo o nell’ambito della rete parentale e amicale.
  • RELAZIONE D’AIUTO: quando anche una sola delle parti coinvolte desidera ricevere un sostegno competente nella individuazione di strategie più funzionali ad una migliore gestione del  conflitto.